Una delle questioni più spinose da gestire per chi ama molto i cani è quella di doverli lasciare a casa da soli per le ore da dedicare al lavoro. Questa problematica molto spesso frena le persone più impegnate nell’accogliere un cagnolino nella propria famiglia, per il timore di non potersene occupare in modo adeguato. Tuttavia, adottare un cane anche se si passa molto tempo fuori casa non è un desiderio davvero impossibile da realizzare, poiché esistono anche dei cani che non soffrono la solitudine e riescono a stare sereni anche da soli. Nei paragrafi successivi andremo a conoscere le razze più adatte a questa circostanza e come gestire al meglio la separazione.
Come gli esseri umani, i cani sono animali che necessitano di interazioni sociali e contatto con i propri simili o con le persone, i quali vivono tendenzialmente in branco e hanno quindi bisogno di un gruppo di appartenenza con cui relazionarsi. Gli esperti ci suggeriscono che un cane costretto a vivere perennemente in modo isolato può nel tempo incorrere nel rischio di sviluppare un disagio psicologico e/o del comportamento. Nella gestione della separazione col padrone fanno la differenza alcune caratteristiche genetiche legate alla razza e ad alcuni pattern comportamentali ricorrenti, ma oltre a questo i tratti specifici della personalità del cane e il suo bagaglio esperienziale possono influire sul modo in cui il cane gestisce il tempo in solitudine.
Alcuni cani vivono in modo traumatico il distacco dal padrone, provando la cosiddetta ansia da separazione e trascorrendo tutti il tempo tra pianti, mugolii, lamenti e disperati ululati senza escludere la possibilità di qualche piccola “vendetta” nei confronti del padrone agendo in modo dispettoso. Tuttavia, non è così per tutti i cani, infatti ce ne sono altri che riescono ad aspettare con maggiore tranquillità il nostro ritorno, accucciandosi con pazienza o dedicandosi ad altre attività. Esistono infatti dei cani che possono stare da soli, ad esempio per via di una natura già di per sé più solitaria, i quali riescono a vivere la solitudine con serenità.
Per quanto riguarda il tempo effettivo in cui il cane può stare da solo, in linea generale si stabilisce un tetto massimo di 6 ore per un cane adulto.
Tuttavia, il tempo specifico che ogni cane può trascorrere da solo non è uguale per tutti.
Le diversità nella razza, nella personalità e nelle esperienze più o meno traumatiche vissute dall’animale possono modificare la resistenza alla solitudine. Le caratteristiche di maggior rilievo da considerare sono la presenza di un carattere ansioso e timoroso oppure il fatto di avere un cane iperattivo che ha sempre bisogno di esser impegnato in qualche attività per non annoiarsi. Alcuni cani quando sperimentano la noia sviluppano atteggiamenti distruttivi, col rischio di ritrovarsi con divani e cuscini smembrati e altri piccoli e grandi danni in casa. Senza dubbio la scelta migliore è quella di abituare il cane a stare da solo Fonte affidabile COME ABITUARE IL CANE CUCCIOLO O ADULTO A STARE DA SOLO Abituare il cane a stare da solo è una preoccupazione di molti padroni e può riguardare sia cani cuccioli sia cani adulti. doctorvet.it gradualmente fin da cucciolo, in modo da non incorrere in eventuali disagi.
È possibile lasciare alcuni tipi di cane solo in casa 8 ore, assicurandosi che il suo carattere lo permetta e che vi siano cibo e acqua sufficienti a fornirgli il giusto nutrimento per la giornata, più i suoi giochi preferiti che può controllare anche da solo. Dal punto di vista genetico, vi sono alcuni tratti caratteriali ricorrenti in certe razze di cani che gli consentono di vivere con leggerezza la solitudine. Vediamo nello specifico quali sono le razze cani che non soffrono la solitudine.
Razza | Comportamento |
American Staffordshire Terrier | Un cane attivo e coraggioso che non soffre da sindrome dell’abbandono e che tende ad abbaiare poco |
Bulldog Francese | Non ama molto l’attività fisica, trascorre bene il tempo tra ozio e pisolini |
Jack Russel | Sebbene sia molto attivo è anche piuttosto intelligente e adattabile a una routine autonoma |
Basset Hound | La sua attività preferita è sonnecchiare su morbidi cuscini aspettando il ritorno del padrone |
Levriero | Ha un carattere docile e mansueto, preferisce trascorrere il tempo in poltrona |
Shih Tzu | Si adatta facilmente alla vita in appartamento anche da solo, purché ci sia cibo e acqua a sufficienza |
Boston Terrier | Riesce a stare solo se ben addestrato e se si sente al sicuro nel suo spazio identificato da una confortevole cuccia interna |
Chihuahua | Un cane indipendente che può restare solo a lungo |
Maltese | Ha un carattere tranquillo, a cui piace molto dormire e non ha la tendenza a distruggere oggetti per dispetto |
Whippet | Una razza attenta alla pulizia a cui non piace creare confusione, sa aspettare con pazienza il padrone in cambio di una lunga camminata |
Le altre razze di cani che stanno bene da soli sono lo Shiba Inu, alcuni esemplari di Shar-Pei, il Chow Chow, il tranquillo e fedele Beagle.
Talvolta, è possibile lasciare un cane solo in casa 10 ore in via eccezionale qualora egli fosse ben addestrato e sufficientemente indipendente. Al contrario di razze quali il bassotto che non amano affatto essere lasciati soli dal proprio padrone e finiscono per piangere e ululare senza sosta. Per chi desidera approfondire questo aspetto si può dare un’occhiata al nostro articolo su perché i cani ululano.
Dopo aver visto quali sono i cani adatti a stare soli in casa e in grado di gestire le loro necessità di base in maniera autonoma e senza creare danni all’abitazione, possiamo soffermarci su alcuni consigli da tenere sempre in considerazione quando si deve andar via di casa per molte ore. Fatto saldo che se il pet soffre di ansia da separazione Fonte affidabile Ansia da separazione nel cane Ansia da separazione: cos’è, cosa evitare e come aiutare il cane che ne soffre. www.ilfattoveterinario.it lasciarlo da solo potrebbe essere traumatico, anche se il cane è ben predisposto bisogna valutare lo stato di salute in cui egli versa, esaminando le sue particolari necessità di cure e attenzioni. Occorre osservare se tende a mettere in atto comportamenti disfunzionali in vostra assenza, tenendo presente le sue esigenze motorie, l’età e la condizione della sua vescica. Vediamo ciascun aspetto nello specifico.
Se dobbiamo lasciare il nostro cucciolo o cane adulto da solo, dobbiamo assicurarci che sia in buona salute. Se l’animale sta vivendo una condizione patologica è buona regola evitare di lasciarlo troppo tempo da solo affinché si possano garantire le giuste uscite per i bisogni, magari più frequenti in questa fase, oltre alla somministrazione di medicinali insieme alla pappa e così via.
Ci sono alcuni atteggiamenti disfunzionali tipici riscontrabili nei cani che soffrono di ansia o di solitudine che non bisogna sottovalutare. Essi vanno valutati per decidere se sia il caso o meno di lasciare il cane per molto tempo. Fra questi vi sono abbaiare, urinare in casa, lamenti, autolesionismo, letargia, rifiuto di bere o mangiare quando è da solo. Altri, invece, reagiscono in modo più aggressivo e distruttivo, rovinando mobili e tappezzerie o mostrando iperattività e ipereccitazione.
Come abbiamo visto in precedenza, i cani che meglio resistono alla solitudine sono quelli che preferiscono trascorrere il loro tempo comodamente accucciati fra cuscini e poltrone, ai quali non pesa restare tranquilli in casa fino al ritorno del padrone. Alcune razze accettano pazientemente l’attesa in cambio di una bella passeggiata serale, mentre altri cani molto attivi necessitano più uscite giornaliere in cui effettuare lunghe camminate. In quest’ultimo caso, costringerlo alla sedentarietà per lunghe ore diversi giorni a settimana potrebbe creare nel nostro amico a quattro zampe diversi disagi.
L’età può influire sul tempo massimo di solitudine, da una parte i cuccioli vanno abituati gradualmente a trascorrere del tempo senza il padrone non superando mai il tetto massimo di 2 ore. Viceversa, un cane anziano già addestrato e in salute può essere lasciato a cuor leggero in casa, anche perché i cani anziani spesso trascorrono molto tempo dormendo. Qui la scelta più adeguata è occuparsi di fornirgli una cuccia tutta per sé in cui possa stare comodo. In questo caso si può dare un’occhiata a Lionto Letto Cani che riscuote molto successo per il suo morbido rivestimento estraibile facile anche da pulire.
La capacità di controllare la vescica è un fattore molto importante da considerare se state pensando di lasciare tanto tempo il cane a casa in vostra assenza. Quando si ha a che fare con un cucciolo o un cane molto anziano va tenuto presente che la capacità di trattenere la pipì potrebbe essere piuttosto debole, pertanto l’animale mostra la necessità di uscire con maggiore frequenza per urinare. Se invece il cane soffre di patologie a carico del sistema urinario come l’incontinenza, potrebbe essere un problema lasciarlo per molto tempo da solo in casa, quindi occorrerà munirsi di pannolini o lettiere, qualora si riesca ad addestrare il cagnolino a fare lì i suoi bisogni.
Il suggerimento principale fornito dagli esperti per la gestione della separazione riguarda l’addestramento, un elemento decisivo che può fare davvero la differenza. In questo ambito ci riferiamo all’abituare il cane a stare solo nel tempo, facendo dapprima brevi allontanamenti, aumentando via via il numero di ore del distacco. Inoltre, può essere utile abituare il vostro fedele compagno a trascorrere del tempo nelle apposite gabbie o box, infondendogli la giusta sicurezza così da non creare in lui o lei alcun trauma.
In secondo luogo, è compito del padrone creare uno spazio completamente dedicato al cane includendo i suoi giochi preferiti, una coperta e una confortevole cuccia. Chi ne è sprovvisto e non sa verso quale modello orientarsi, può scegliere una delle migliori cucce per cani da interno selezionate dal nostro team editoriale di esperti. Risulta vantaggioso addestrare il cane a riconoscere il momento in cui il padrone va via di casa, associando delle brevi espressioni di una o due parole, che diventino familiari per il cane in modo che lui sia sicuro di vedervi tornare dopo qualche ora.
Per i cuccioli le attenzioni devono essere ancora maggiori. Infatti, quando arriva un cucciolo in casa dopo aver seguito i primi accorgimenti per cuccioli si può cominciare ad abituarlo a dei periodi in cui può restare da solo. Anche per i piccoli cagnolini andrà scelto un buon riparo morbido e confortevole come FEANDREA Cuccia per Cani apprezzata per la sua soffice imbottitura. Certe persone trovano efficace lasciare una radio o una televisione accesa, affinché vengano coperti altri tumori provenienti dall’esterno, come l’abbaio di altri cani, che potrebbero mettere in agitazione il cane.
Infine, se il vostro cane mostra molto disagio si può altresì considerare la possibilità di fornirgli un compagno, come spesso accade per i Chihuahua, così che possano farsi compagnia a vicenda.
Rispondiamo ora ad alcuni quesiti posti con maggiore frequenza dagli utenti su questo tema.
Una buona pratica per prevenire l’ansia da separazione e la solitudine è quella di addestrare il cane a stare lontano da voi anche se siete nella stessa abitazione. Un cane che segue pedissequamente i vostri passi per tutto il giorno avrà maggiore difficoltà a separarsi da voi rispetto ad un cane più indipendente.
L’ambiente migliore è quello per lui familiare, dove ha le sue certezze e i suoi punti di riferimento. È importante che l’animale abbia la sua cuccia, sempre nella stessa posizione, circondato dai suoi giochi e cuscini preferiti, che sappia esattamente dove trovare la ciotola della pappa e quella dell’acqua così da sentirsi sicuro di poter soddisfare le sue esigenze primarie.
Il problema dell’ansia da separazione può coinvolgere qualsiasi cane, indipendentemente dalle sue caratteristiche genetiche, tuttavia è anche vero che alcune razze sono maggiormente sensibili al distacco dal padrone. Fra queste troviamo i Border Collie, Labrador Retriever, Bassotto, Pastore australiano, Pastore Tedesco, Dalmata, Cocker Spaniel e Bichon à poil Frisé.
Talvolta, lasciare il proprio cagnolino a casa per andare a lavoro può essere paragonato a una mamma che lascia il suo bimbo con la tata o la babysitter. Sia per i padroni che per gli stessi cani il distacco può generare ansia e tristezza, per tale ragione in molti rinunciano ad accogliere questo animale nella propria famiglia. In questo articolo abbiamo voluto rassicurare chi pensa che sia impossibile accudire un cane se sia ha una vita molto impegnata, presentando le razze di cani che non soffrono la solitudine, offrendo una panoramica sui consigli più giusti forniti dagli esperti per gestire al meglio la separazione e il tempo trascorso in solitudine.