Gli appassionati di animali dolci e teneri, da guardare per ore mentre svolgono placidamente le loro attività, saranno di certo stati attirati da una particolare specie che attualmente riscontra enorme successo tra il largo pubblico. Stiamo parlando del riccio africano, che sta conquistando sempre più il suo posto tra le mura domestiche di molte famiglie. Tra le ragioni principali vi è di certo il suo aspetto curioso, il suo carattere docile e l’indole tranquilla. Questa specie di riccio è facilmente gestibile, ma necessita le giuste attenzioni.
In questo articolo andremo ad approfondire tutte gli aspetti più rilevanti per poterlo allevare e prendersene cura in modo ideale.
Nome scientifico | Atelerix albiventris |
Nome comune | Riccio africano |
Habitat | Zone di savana, foreste e prati dell’Africa subsahariana |
Distribuzione | Africa subsahariana |
Dimensioni | Lunghezza del corpo: 15-30 cm; Peso: 0,5-2 kg |
Aspettativa di vita | 3-5 anni in natura, fino a 10 anni in cattività |
Alimentazione | Onnivoro, si nutre di insetti, piccoli vertebrati, frutta e vegetali |
Caratteristiche fisiche | Corpo coperto di spine, marrone chiaro con ventre bianco, muso lungo e appuntito, occhi e orecchie piccoli |
Comportamento | Notturno e solitario, si arriccia in una palla per difendersi, ha un buon udito e senso dell’olfatto |
Stato di conservazione | Non minacciato (LC) secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) |
Curiosità | Ha abitudini igieniche particolari, come fare il bagno e ungersi con la saliva per pulirsi le spine e il mantello |
Mammifero appartenente alla famiglia delle Erinaceidae, il riccio africano (Atelerix albiventris) è originario dell’area della savana e dell’Africa Centrale. A differenza di quello europeo, animale in via d’estinzione di cui è vietata la commercializzazione, l’africano può diventare un animale domestico.
Questa tipologia di riccio, detto anche pigmeo, presenta dimensioni contenute di 15-20cm con peso medio di 400g. Il corpo è ricoperto quasi completamente di spine, al di fuori della zona inferiore con peluria bianca. Le spine, tratto distintivo del tenero animaletto, sono lunghe 0,5mm o massimo 1cm con sfumature marroni e bianche, sebbene esistano anche altre varianti maggiormente particolari e rare come il riccio africano albino.
È nota la capacità dell’Atelerix albiventris di raggomitolarsi su sé stesso per difesa, tanto da assomigliare a una testa con riccio africano capelli tipicamente stretti e aggrovigliati. Per autodifesa egli, oltre ad appallottolarsi ed esporre al nemico i suoi aculei, produce una sorta di bava che sparge su tutto il corpo. Caratterialmente, il riccio africano è tranquillo e solitario, la sua vita si svolge prevalentemente nelle ore notturne, non va in letargo e per quanto riguarda il riccio africano quanto vive, in casa arriva mediamente a 5 anni.
Quando si vuole adottare il riccio africano domestico, è prioritario prendere in considerazione le sue esigenze per capire se si riuscirà effettivamente a prendersene cura nel migliore dei modi. Il riccio africano è un animale notturno, in natura di notte va a caccia del suo cibo come insetti e vermi perciò in casa bisogna assicurarsi di nutrirlo di sera mantenendo i suoi cicli naturali. Sarà opportuno poi predisporre una gabbia con accessori che possano mantenerlo attivo, scongiurando l’alto rischio di obesità degli esemplari in cattività, informandosi al meglio anche su cosa mangiano i ricci. Infine, bisogna considerare il rischio di zoonosi, ossia la trasmissione all’uomo di malattie o infezioni. Essendo esotico, il riccio africano Fonte affidabile Il Riccio Africano Il riccio africano (Atelerix albiventrix) un mammifero insettivoro originario della savana dellAfrica Centrale. www.veterinarioanimaliesotici.it ha delle esigenze particolari, anche per questo un certo orientamento animalista tende a sconsigliare di renderlo un pet.
Il carattere solitario del riccio africano non gli impedisce di affezionarsi al padrone, con cui tende a creare un legame di fiducia, rivelando tutta la sua dolcezza nel aprirsi alle coccole. Il trasporto dall’allevamento fino a casa potrebbe creare qualche disagio al riccio perciò è importante che nell’abitazione sia stata già predisposta un’area dedicata con gabbia e accessori.
Parliamo ora della convivenza con altri pets come ad esempio i gatti. Ricci e felini domestici possono convivere senza grandi difficoltà, considerando che anche i gatti più incuriositi dal nuovo arrivato scapperanno a zampe levate una volta punti dai suoi aculei. Nonostante questo, per evitare traumi o stress per il riccio africano è opportuno che i due animali vivano in ambienti separati, equipaggiati con una teca per riccio africano e un graffiatoio per il gatto. Se cercate dei suggerimenti in merito, potrete reperirli nella nostra raccolta dei migliori tiragraffi per gatti grandi con cui tenerli ben occupati.
Per consentire all’animale una vita serena, la gabbia in cui alloggerà deve essere piuttosto grande: alta minimo 40 cm e larga almeno 80 cm. In alternativa, si può scegliere un vascone con capacità di 180 L. La teca deve avere superficie liscia, così da evitare che il riccio si ferisca, le maglie strette per impedire che possa uscire autonomamente e munita di cancelletto, attraverso cui passare agevolmente. La temperatura ideale del suo habitat corrisponde a quelle delle comuni abitazioni, fra i 21° e i 28°C, controllando l’azione diretta del sole sulla gabbia.
All’interno della gabbietta bisogna prevedere un fondo adatto fatto di carta di giornale, pallet specifico per roditori, paglia o granulato di mais che fungerà da lettiera. Il fondo va sostituito spesso così da scongiurare contaminazioni con rifiuti organici. Vanno evitate le lettiere per gatti, che il riccio potrebbe ingerire provocando gravi conseguenze.
In aggiunta, bisogna dotare la tana di alcuni accessori: una vaschetta per il cibo e una per l’acqua, sempre tiepida, un nido per riposare, una ruota su cui possa muoversi e idealmente una piscinetta per consentire al riccio africano bagnetto.
Quindi è fondamentale pensare alle sue esigenze primarie ma anche al suo divertimento, poiché la giusta attività motoria è un elemento importante per qualsiasi animale d’affezione, che sia un riccio o un gatto. Anche i gatti hanno bisogno dei loro momenti di svago, per questo abbiamo creato una guida completa sui migliori giochi per gatti. Per supportare i lettori nella scelta perfetta di questi accessori fra le tante opzioni presenti, vogliamo riferire di una soluzione che continua a riscontare molto successo tra i consumatori come intrattenimento interattivo per felini. Stiamo parlando di PETTOM Giocattolo Interattivi, predisposto con un meccanismo a scomparsa in grado di catturare la loro attenzione a lungo.
A questo punto possiamo passare a esaminare cosa mangia il riccio africano. Egli è insettivoro, pertanto la dieta ideale è quella altamente proteica e povera di grassi. Oltre a mangimi specifici, sono consentiti quelli per cuccioli di gatto e furetti, includendo anche preparati addizionati di vitamine e sali minerali. Sono adatti tutti quei prodotti a base di farine di insetti e occasionalmente si possono fornire alimenti in frammenti quali frutta, uova sode e verdure crude.
La legge non prevede alcun tipo di vaccinazione obbligatoria per il riccio africano, quindi è sufficiente seguire la norma generale di portare il pet dal veterinario all’incirca due volte all’anno per visite di controllo. Qualora emergessero patologie o sintomi improvvisi è opportuno consultare immediatamente un veterinario specializzato nel trattamento di animali esotici o non convenzionali, così come bisogna fare quando si trova un riccio Fonte affidabile Cosa fare se si trova un riccio ferito? Trovi nel tuo giardino una palla spinosa, piuttosto pesante che soffia ma resta immobile!! È un riccio, un animale protetto, ecco cosa devi fare!! www.bluvet.it per caso in giardino o in campagna.
Come abbiamo visto, il carattere di questo animale è docile e solitario. Non teme la vita in solitudine, anzi, apprezza l’indipendenza e possedere uno spazio esclusivo. Al contrario, l’animale può soffrire in caso di convivenza forzata tra esemplari maschi, con cui potrebbero verificarsi attacchi e azzuffate. Adeguata è invece la presenza di un altro riccio del sesso opposto. Si può notare quanto il riccio africano sia simile ad alcune razze di cani che amano la solitudine e non hanno problemi a trascorrere molto tempo a casa da soli.
Chi ha una vita volto impegnata, che lo porta fuori casa per molte ore, può comunque decidere di adottare un riccio oppure un cagnolino che abbia lo stesso carattere. Ciononostante è bene fornirgli sempre dei giochini adatti, ne abbiamo analizzati diversi nella nostra guida sui migliori giochi per cani in cui sono riportati tanti suggerimenti da parte degli esperti. In tal senso, Toozey Giochi per Cani ha raccolto un buon successo perché rispetta molti dei requisiti necessari, tra cui la facilità di trasporto e la fabbricazione in materiali ecologici facili anche da lavare.
Quando si decide di allevare un riccio africano Fonte affidabile Il riccio africano, solitario e autonomo amico per sempre Caratteristiche, alloggio, dieta e speciali consigli per allevare un riccio sano e felice www.esquire.com in casa bisogna occuparsi dell’alimentazione riccio africano anche per prevenire alcune malattie come l’obesità, la quale non è l’unica patologica a cui egli può incorrere. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
L’obesità del riccio è una frequente conseguenza della vita domestica, in cui abbonda il cibo e scarseggia l’attività motoria. A questo può accompagnarsi la sindrome del fegato grasso (lipidosi epatica) che comporta il deficit delle funzionalità del fegato.
Il riccio africano è sensibile all’attacco di pulci, zecche e parassiti, dai quali può contrarre finanche la rogna. I sintomi più frequenti vanno da desquamazioni, prurito e perdita di spine fino a malessere generale, inappetenza, stenia. Inoltre, il contatto con feci e urine può comportare l’insorgenza di infezioni della cute, provocate da funghi e batteri. Le dermatofitosi nei ricci africani si presentano con scaglie e croste sulla cute, all’attaccatura del spine, in prossimità di orecchie, bocca e occhi. In caso di infezioni fungine può esserci il rischio di trasmissione all’uomo, pertanto esse vanno trattate dal personale esperto.
Le patologie del cavo orale, come la parodontite, vanno evitate il più possibile, poiché possono causare dolore, in più la difficoltà di alimentarsi provoca dimagrimenti repentini e anoressia. Come per qualsiasi altro pet, anche il riccio necessita di costante igiene orale, fornendogli il giusto cibo e recandosi dal veterinario se si notano dei cambiamenti nelle gengive o nei denti che devono mantenersi rispettivamente rosee e bianchi.
Nel caso in cui l’habitat non sia ottimale (aria ricca di polveri sottili e sporco oppure temperatura inadeguata) i ricci possono sviluppare infezioni respiratorie quali polmoniti, riniti e raffreddori. Tra i sintomi vi sono respirazioni rumorose, produzione eccessiva di muco, brividi, starnuti. Che sia a causa di un parassita o di cattive condizioni di vita, nel caso in cui si verifichino i suddetti sintomi bisogna portare il piccolo animaletto dal veterinario per ricevere la giusta terapia.
Alcuni esemplari di Atelerix albiventris sono predisposti geneticamente a malattie cardiache, tra cui la miocaridopatia dilatativa, la quale può causare anche la morte improvvisa dell’animale. Se le patologie genetiche possono essere solo tenute sotto controllo tramite esami regolari come ecocardiogrammi e radiografie, può essere invece evitata la causa sistemica dovuta ad esempio all’obesità cronica.
Sempre nell’ambito della condizioni genetiche, può svilupparsi nel riccio la paralisi demielinizzante (Wobbly syndrome) una patologia del sistema nervoso di natura degenerativa. Essa provoca inizialmente la perdita di coordinazione e controllo della muscolatura fino a raggiungere progressivamente la paralisi totale dell’animale. L’esame di tipo istologico effettuato sul midollo spinale può confermare la presenza della malattia che solitamente compare fra i due o tre anni i vita e agisce complessivamente nell’arco di un anno. Al momento non è stata ancora trovata una cura definitiva ma solo terapie palliative.
In rari casi possono verificarsi problemi durante il parto, detti distocia, causati da posizioni scorrette del feto, risolvibili esclusivamente con intervento chirurgico destinato all’asportazione dell’utero.
Le neoplasia, soprattutto maligne, sono un fenomeno ricorrente nel riccio africano di età superiore ai 3 anni. Esse vengono diagnosticate tramite i tradizionali esami d’indagine oncologica quali ago aspirato, biopsie, ecografie e radiografie oltre alla valutazione dei sintomi. I tumori più comuni sono quelli alle mammelle, il carcinoma squamocellulare orale, carcinomi agli arti e linfosarcomi.
A questo punto sarà sorto spontaneo il quesito su quanto costa un riccio africano. Vediamo quindi del riccio africano prezzo di vendita e costi di mantenimento. Il costo per l’acquisto di questo simpatico animaletto si aggira in un range tra i 70€ e i 150€ toccando punte di 300€. Le variazioni sono determinate da particolarità della colorazione, età, caratteristiche e sesso dell’esemplare. Per la cura e gestione del pet vanno poi aggiunti circa 30€ mensili.
Uno degli aspetti più importi da considerare è il riccio africano dove comprarlo, in quanto trattandosi di un animale esotico il riccio africano è una delle specie a rischio Fonte affidabile Chi sono le vittime del commercio? - LAV Attraverso queste schede vogliamo farti conoscere chi sono gli animali esotici piu’ commerciati in Italia, che esigenze hanno, quali zoonosi possono trasmettere o esserne serbatoio www.lav.it per lo sfruttamento commerciale. Di conseguenza è opportuno rivolgersi a un allevamento riccio africano a norma, nel quale i piccoli animali vivano nel rispetto delle loro esigenze naturali, in grado di fornire un regolare certificato sanitario.
Dall’esame delle sue caratteristiche, si è potuto appurare che questa accattivante specie di riccio originario dell’Africa possa rappresentare la scelta ideale per chi cerca un animale domestico silenzioso, pacifico ma di compagnia. In particolare, data la sua indole notturna, egli sembra perfetto per chi sta fuori tutto il giorno e rientra in casa la sera. Le attenzioni principali richieste sono quelle di predisporre nel migliore dei modi l’ambiente di vita del riccio africano e occuparsi della sua alimentazione per mantenerlo in salute. In cambio egli saprà essere un compagno fedele e affezionato, in grado di trasmettere elevate dosi di dolcezza e tenerezza.